Chi siamo

Negli anni molti comitati sono nati per poi decadere dopo lunghe ed estenuanti battaglie contro la burocrazia, sottomessi da promesse e progetti incompiuti a causa del naturale susseguirsi delle amministrazioni. Questo comitato però, nasce dalle ceneri del COMITATO PALMARO, famoso per le sue battaglie per la copertura autostradale, e proprio da queste ceneri vuole ripartire, perchè,come diceva Falcone : ” Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini “.

Premessa del Comitato Palmaro :

Palmaro prima degli anni 70 fu un quartiere fiorente, la vicinanza della spiaggia e del mare aiutavano a vivere un contesto piĂą che dignitoso rispetto ad altre zone della cittĂ  piĂą caotiche e industriali. Il profumo del mare aiutava la coltivazione del famoso Basilico, tutto era piĂą buono e il quartiere in estate si popolava di turisti dalle vicine regioni, per lo piĂą Piemontesi e Lombardi, le attivitĂ  commerciali erano molteplici e formavano un ottimo tessuto svariato e ben avviato, insomma, la gente era piĂą felice di quanto lo sia ora. Il mare infatti ed il sole che splendeva sul litorale facevano da corona al quartiere baciandolo per lunga parte dell’anno, mitigando la speculazione edilizia che vi fu anni prima ma il mare compensava quegli sbagli.

SPIAGGIA

FILMATO STORICO PORTO DI PRA’ – PRIMO TEMPO – CLICCA QUI

FILMATO STORICO PORTO DI PRA’ – SECONDO TEMPO – CLICCA QUI

RACCOLTA FOTO VECCHIA PRA’CLICCA QUI

Purtroppo arrivò l’invasione del porto, verso la fine degli anni ’60 infatti vi furono i primi riempimenti con blocchi neri di catrame che portavano sporcizia e praticamente rendevano impraticabile l’uso della spiaggia “abituando” i residenti al lento avanzare del porto, con le sue promesse di lavoro e i suoi pro che avrebbero, a detta delle istituzioni, rivalutato tutto il quartiere. Incominciarono quindi i riempimenti con valanghe di terra che coprirono tutta la costa ed allontanando cosi la popolazione dal suo naturale sbocco a mare. Il risultato che ne scaturì fu un lento sprofondamento del nostro quartiere nel degrado, tutto si dipinse di grigio e il blu del mare con la sua spiaggia fu un lento ricordo.

Palmaro fu altresì chiuso anche dalla costruzione dell’autostrada che sbarrò anche lo sbocco nel verde del quartiere nella parte nord, racchiudendo cosi la delegazione come un nodo alla gola subendo vari disagi come il rumore portuale a sud, quello autostradale a nord il tutto condito da un incidenza di inquinamento senza pari.

Nel frattempo il quartiere non perse mai le sue tradizioni, ma anzi cercò di difenderle con la formazione di comitati e associazioni cercando di mantenere lo spirito di aggregazione che lo ha sempre contraddistinto.

Passarono gli anni, poche le battaglie vinte, tra le quali il pulmino nelle zone collinari della delegazione, l’apertura di villa De Mari un tempo residenza delle suore orsoline e oggi aperta al pubblico con il suo parco, la festa dell’acciuga nata da un idea dei commercianti che tutt’ora portano, non senza difficoltĂ , un pò di vita ad un quartiere oramai chiamato ” Dormitorio”. Quest’ultima festa infatti porta a Palmaro, almeno per un breve periodo, un pò di luce in tutte le sue strade interne con allestimenti e bancarelle e punti musicali.

Questa è la breve storia di Palmaro, partendo da questa vogliamo cambiare il presente e se possibile anche il futuro, Palmaro c’è, ed è ora di farci sentire!!!

Comitato Palmaro

Copyright-CutOut2

2018


Development and Design – Roberto Di Somma

Contenuti : Gruppo Palmaro C’è – Comitato Palmaro